Angelo Branduardi Sotto Il Tiglio
Sotto il tiglio là nella landa, là dov'era il nostro letto, voi che passate potete vedere come rompemmo fiori ed erba. Davanti al bosco cantava l'usignolo e di fiori lei fece un giaciglio. Riderà chi passi per di là, guardate com'è rossa la sua bocca. Sotto il tiglio là nella landa noi rompemmo fiori ed erba, voi che passate potete vedere dove io posai la testa. Se saprete che lei era con me questo non sarà certo mai vergogna, era lei la donna che volevo per essere chiamato col mio nome. Sotto il tiglio là nella landa la radica si abbraccia al giglio, voi che passate potete vedere come son cresciuti insieme. Lei con me rimase solo un anno, ma con oro poi intrecciò le chiome e se ne andò, io amavo uno sparviero, in alto si levò e volò via. Sempre va a caccia di nubi il vento e non può mai fermarsi, ma la bellezza è ancor più veloce, troppo lento è per lei il vento. Così è la nostra vita e il mondo come vento e nube fugge via.