Antonella Bucci Certe Volte
Buccigrossi-Paoluzzi-Lovecchio Macchina che arranca su rotoli d'asfalto di un pomeriggio metropolitano sotto le finestre di uffici spalla a spalla corre senza sosta il fiume umano Lasciarsi andare nell'energia che ci rimane lasciarsi andare verso mete sempre più lontane Musica scassata dai finestrini aperti figli di un fracasso artificiale sfingi di cemento con scritte dappertutto lacrime di sogni andati a male Lasciarsi andare nell'energia che ci rimane lasciarsi andare verso mete sempre più lon tane Certe volte mi sento sola la bocca arrugginita dal silenzio certe volte poi rimango sola e cerco dentro al petto l'alibi perfetto certe volte poi davvero sola con l'anima stracciata, mente ammuffita vista annebbiata mi getterei per le strade ad urlare tutti i fatti miei. Chiusa nel sedile di similpelle nera col cuore totalmente indolenzito tra mille cartelloni di calze e Coca Cola avanzo immaginando l'infinito Lasciarsi andare nell'energia che ci rimane lasciarsi andare verso mete sempre più l ontane Certe volte mi sento sola e vivo l'incubo del risveglio certe volte poi rimango sola in case di vernice dove tutto tace certe volte poi davvero sola con l'anima spaccata, mente svuotata vista sbiadita mi getterei per le strade ad urlare tutti i fatti miei