Giorgio Gaber Anni Affollati
Anni affollati di idiomi, di idioti
Di guerrieri e di pazzi, anni di esercizi
Anni affollati di arroganza e di stucchevole bontà
Di tentativi disperati
Anni affollati di qualsiasi forma di incapacità
Anni affollati, per fortuna siete già passati
Ho fatto indigestione, la mia testa è piena
Dall'Africa all'America al mio letto
Non c'è rimasto niente che non so
Io sono così pieno da neanche ricordare
Il giorno in cui lasciai una donna
O in cui una donna mi lasciò
Anni affollati, per fortuna siete già passati
E quanti ne ho mangiati di domani e di destini
E poi gli spazi aperti, le donne solidali
Erbe dopo i pasti, l'orgasmo a tutti i costi
Con l'ARCI non si è soli, famiglia meneghina
Gli amici della Francia
A scuola imparerò a ballare…
Mi vien da vomitare
Anni affollati degli ultimi dieci anni
Non riesco più a smaltirvi, c'è troppo poco oblio
Anni affollati di gente che ha pensato a tutto
Senza mai pensare a un Dio
Anni di gente informata e noiosa
Vi sbiadiranno gli anni che sbiadiscono ogni cosa
Anni affollati di paure, ricatti, di impossibili guerre
Anni affollati di mani sentenziose che maltrattano le chitarre
Anni affollati di spunti divertenti
Che il giorno dopo diventano idiozie
Anni di terapie
Anni affollati, per fortuna siete già passati
Anni affollati, di disperati, senza dignità
Di mendicanti un po' arroganti e senza fisarmonica
Di chi rovescia tutto e poi si arrende alla domenica
La Cina è un po' scaduta
Chan Ching l'han condannata
Ma forse lo dovevano fare
Mi vien da vomitare
Anni affollati degli ultimi dieci anni
Non riesco più a smaltirvi, c'è troppo poco oblio
Anni affollati di gente che ha pensato a tutto
Senza mai pensare a un Dio
Di troppe cose non so cosa farne
Per me che avrei bisogno di poche immagini ma eterne
Anni affollati
Anni affollati
Anni affollati, per fortuna siete già passati
Anni affollati, per fortuna siete già passati