Giuann Shadai Robots
Rit. – Robots / persi nella giungla di cemento siamo robots / coi cervelli programmati a tempo sempre robots / sospesi tra un dovere ed uno scopo la mia identita’ / robots persi nella giungla di cemento siamo robots / coi cervelli programmati a tempo sempre robots / sospesi tra un dovere ed uno scpo dentro le citta’.
siamo prodotti in serie come robots , persi in un codice di badge stampati sulla tessera magnetica dell’entourage ( robots ) / data di scadenza i nostri sforzi in forze per il mandato dopo in forse e sono cazzi nostri ( robots ) / tasta e testa la solidita’ di un guerriero che non crede nella guerra produttivita’ ( robots ) / pronti a un altro giorno un altro test , questo e’ quello che ci offre il “produttivo nord est” come ( robots ) / sul tavolo decidono le tattiche , noi siamo le pedine e i parco giochi son le fabbriche ( robots ) / lo scopo del gioco sono i milioni e non sono contemplati i sentimenti e le emozioni ( robots ) / vite alle corde in piedi a stento e il disconnetersi da sta esistenza e’ sempre piu’ in aumento ( robots ) / stessa storia stessa la realta’ sforna nuove forze produttive e vinci una maternita’ ( robots ) / giornate senza amore e senza sosta , mille sono i modi per placare la tempesta / ho una mano tra i coglioni da troppo e non e’ una festa , che ancora un po’ che resta li e attacco a girare sulla testa ( robots ) / cerco nella jungla sentimento siamo ( robots ) / cerca vita in scampoli di tempo quale ( robot ) / le regole le stesse cambia solamente la citta’
rit. –
otto o nove ore al di nell’inferno cosi’ / pensi il circolo finisce ma continua per l’ eternita’ / senti a me , senti bene il compare / chi lavora per vivere chi invece vive per lavorare / occhi vuoti di gia’ al tramonto sulla citta’ con gli occhi spenti da stress e dalla ciclicita’ / macchine da soma al taro piu’ di un tornio / vengono spente alla sera per ricominciare a operare alle prime luci del giorno / metto firma e sto al tuo gioco al mio scopo , per molti ormai il fuoco s’e’ spento ad altri brucia dentro / c’e’ un motivo , per restare attivo / diversivo per non sputtanare cio’ che vivo / giovanni alla foggiana il suo passato lo sa/ non scordarsi le radici della propria realta’ / e mordere l’asfalto per rimaner reale figli delle stelle con le mastercard da sputtanare / spiega a me come cazzo fai , trovero’ il modo migliore per non regalarmi al datore / tra bolle qua , fatture sparse all’altra banda e i testa meta’ l’akai / l’altra meta’ una domanda : piu’ di cosi’ dobbiam essere plagiati – scelti / per poi tornare i soliti sospetti / vite e produzione / viaggi-distruzione , liberta’ e decoro nella repubblica fondata su di loro!
Rit.