Paolo Benvegnu Andromeda Maria
Sono pazzo di te
Disse l'uomo e poi voltandosi
Ruppe in mille pezzi un bicchiere
Ferito di ambrosia e di amore
Nel sangue dei profeti una spada vive di incomprensione
Gli disse la sposa tendendo le gambe
E curvandosi al suolo
Io sono l'invenzione che salva e ti sfugge
Tu sei le armi che porti sui fianchi
Trascinandoti nella polvere
E inseguire ogni cosa perché non si possa afferrare
Come i fiori che baciano gli alberi
Ed amare ogni cosa perché non c'è altro da fare
In un giorno qualsiasi nel traffico
Tu sei pazzo di me
Rubi il fuoco per sedurmi
Io sono sacra e nascondo il mistero
Bevi dalla mia bocca perché
Io sono miele e vita e ti seguo per accogliere
Il padre, il guerrigliero e l'avaro e l'assassino
E la madre che è in ogni bambino
E inseguire ogni cosa perché non si possa afferrare
Come i fiori che baciano gli alberi
Ed amare ogni cosa perché non c'è altro da fare
In un giorno qualsiasi nel traffico