Sergio Caputo Io E Rino
Io e Rino, barbe finte, occhiali scuri, ce ne andiamo
Lungo i salici inconcludenti di un tramonto stile hollywoodiano
Via delle comiche finali, incrocio viale degli orrori
Ed è una vaga tristezza quella che ci prende dentro e fuori
Io e Rino, in evidente stato confusionale
Ci muoviamo voluminosi in uno spazio bidimensionale
Vittime di un complotto finanziato dalla notte oscura
Con la banda dei cuori infranti che ci fa premura
E una birra di qua e una birra di là e la sera se ne va
E pensiamo: "Di noi che sarà?"
Se la gente di qui si avvilisce così e ci tratta da ragazzini
È perché alla TV non guarda i film su New York City
Io e Rino, giovani marmotte dell'alienazione
Ci spostiamo in automobili carrozzate dissociazione
Abili venditori di brutture cittadine
A chiunque ci chieda consulenze malandrine
Io e Rino, grandi Imprese & Amori Fallimentari
Assi del "mordi e fuggi" in circostanze particolari
Persi nella metropoli effetto notte americana
Ammazziamo la solitudine, affascinati dal panorama
E una birra di qua e una birra di là e la sera se ne va
E pensiamo: "Di noi che sarà?"
Se la gente di qui si avvilisce così e ci tratta da ragazzini
È perché alla TV non guarda i film su New York City
(E una birra di qua e una birra di là e la sera se ne va
E pensiamo: "Di noi che sarà?"
Se la gente di qui si avvilisce così e ci tratta da ragazzini
È perché alla TV non guarda i film su New York City)