Vasco Rossi Fegato, Fegato Spappolato
[Intro]
"Comunque non è questo il modo di fare"
Disse il commerciante all'uomo del pane
"Domani sarà festa in questo stupido paese
Ma non per noi che stiamo a lavorare"
L'uomo del pane fece finta di niente
Se ne andò tranquillamente
Aveva tante, tante, tante cose da fare
Poi lui non ci poteva fare niente, niente
[Strofa 1]
La primavera insiste la mattina
Dalla mia cucina vedo il mondo tondo
Sempre diverso, sempre ogni mattina
Sin dal giorno prima
Dal giorno prima
Con in bocca un gusto amaro che fa schifo
Chissà cosa è stato, quello che ho bevuto
M'alzo dal letto e penso al mio povero
Fegato, fegato, fegato spappolato
Fegato, fegato, fegato spappolato
Dice mia madre devi andare dal dottore
A farti guardare, a farti visitare
Hai una faccia che fa schifo
Guarda come sei ridotto
Mi sa tanto che finisci male
La guardo negli occhi, con un sorriso strano
Neppure la vedo ma forse ha ragione davvero
[Strofa 2]
Ma fuori c'è la festa del paese
E vado a fare un giro
Non l'ho neanche detto
Che già mia madre che mi corre dietro con il vestito nuovo
La fuga è veloce mi metto le scarpe che sono già in strada
Che bella giornata, non bado alla gente che guarda sconvolta
Ormai ci sono abituato, sono vaccinato, sono controllato
Si pensa ormai addirittura in giro
È chiaro che sono drogato
[Strofa 3]
La festa ha sempre il solito sapore
Il gusto di campane, non è neanche male
C'è chi va a messa e c'è chi pensa di fumare
Come aperitivo prima di mangiare
Fini s'è alzato da poco, e non è ancora sveglio
Non è ancora sveglio
Ed è talmente scazzato
Che non riesce a parlare nemmeno
[Strofa 4]
La sera che arriva non è mai diversa dalla sera prima
La gente che affoga nell'unica sala: la discoteca
Ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda
Sopra questa merda
E non m'importa se domani mi dovrò svegliare ancora
Con quel gusto in bocca, gusto in bocca, gusto in bocca