Giuann Shadai Sabato Mattina (Angel Eyes)
E’ mezzodi’ sabato mattina / pier piero s’alza e mima gesti di spocchia per l’odore su dalla cucina / indossa la vestaglia , abbozza una schermaglia , tra i piedi stanchi e le pantofole , poi si ripiglia / pier piero passa la sua mano tra la fronte e il pomo d’adamo con quel mezzo sorriso un po’ ala Celentano , poi / riappare in viso quella smorfia di scherno che lo distingue dagli altri perche’ avra’ tutto questo in mano un giorno / la mamma vive nel lusso senza fatiche passa il tempo a escgitare come ingelosire le sue amiche / il papi non conosce pene ne gioie e dolori , e’ ammanicato perche’ e’ il re – dei condizionatori / pier piero unico rampollo di famiglia , vive esclusivo e studia in un collegio ai tanti proibitivo , vita da divo col contante del papi / ma cio’ che e’ peggio e’ che disprezza tutto il resto , ci siamo capiti? / adesso e’ ammollo / idromassaggio a palla /sta escogitando un piano perche’ il sabato si sballa / lui non teme sfratto / lui con le donne ha un patto / papino a 21 anni gli ha dato la Z4 / a 18 anni girava col 318 ma piegato in due dall’alcol una sera ha fatto il botto / papino due telefonate e come sempre gli han ridato la patente in un istante , cara gente / stasera cosa fare / qui bisogna svoltare / solito tavolino al club gli amici e si puo’ andare / tutti i promoter dei club gli fanno festa , gli fanno slatare ogni fila , solo per la sua ”pila” / ma il rampollino e’ ancora in giro in tiro a far casino , un po’ di bamba quasi mezzanotte il finestrino / giu’ con lamusica a palla ed e’ gia’ festa , sulla via dei loro sogni e in testa un contenuto extra!
( lo stesso giorno , dall’altra parte della citta’ , di nuovo a mezzogiorno … “Antonio , scendi e’ pronto! “ )
E’ mezzodi’ sabato mattina / Antonio e’ giu’ in cantina / e’ svegio ormai gia’ dalle nove e’ stato gia’ in cucina / un bacio alla mammina , che dalle sei e’ gia’ su coi bigodini in testa e’ quasi pronto ormai il ragu’ / papa’ e’ alle prese col motore madido di sudore si da da fare a riparare il suo carburatore / lui sa il valore dei soldi come mestiere e’ da una vita in una ditta impiegato capo-magazziniere / Antonio che lo assiste , lo sfotte un po’ e ci ride , il padre vuole fare il serio ma cede e sorride / il figlio adesso e’ in giardino che taglia il prato in cambio a sera il papi gli presta la tipo blu-metallizzato / Antonio e’ come tanti , lui assembla serramenti / poco contante tanti sogni , una ragazza in mente / lei segretaria d’azienda , lui saldatore ogni mattina a lavorare in sella al Ciao con sotto il variatore / ma questa sera l’ha promesso e loro sanno che lui ha in prestito la tipo per lei e il suo compleanno / ne hanno sentito parlare e voglion provare / una serata speciale coi vip , dentro a quel locale / l’ometto e’ un mese che prega quel caro amico di chiamare il tipo per aver in mano un solo invito / il tizio c’ha un BMW dell’ultimo tipo / un giorno mosso a compassione ha fatto la prenotazione / Antonio undici e trenta sotto il portone della fidanzata col regalo e in cuore l’emozione / per questa notte tra la musica e gli intrighi e se parcheggiano distanti sembreranno anche loro dei fighi / mezzanotte meno un quarto imbocca la statale / poco traffico ma una gran voglia di arrivare / novanta all’ora senza fretta sulla via / la prima a sinistra c’e’ il locale , svolta dopo al crocevia / Antonio e’ quasi all’incrocio mette la freccia per svoltare , e’ verde ma a destra vede lampare / da due lumicini / i fari di quell’ auto ora si stanno facendo piu’ grandi e piu’ vicini / Antonio e’ in curva , corregge l’auto sbanda / si volta verso lei che piange e fissa lui piu’ che la scena / lui guarda LEI prima dell’impatto / due sogni che s’infrangono contro una Z4 !
E’ mezzodi’ sabato mattina / Antonio s’incammina / si fa per dire perche’ adesso e’ a vita in carrozzina / il padre spinge dietro , il volto e’ teso e serio / sono di strada assieme sulla via del cimitero / Antonio che fissa nel vuoto non dice parola / ha in mente il volto ed un sorriso , e’ una persona sola / quel corpo gracile , sogni e risate , rapide occhiate, si spengono di botto addosso a quella lapide / ci ha messo mesi a trovare il coraggio , di presentarsi a quella tomba mentre il cuore lo attanaglia / ormai il rimorso lo cattura in ostaggio / e quel che resta - lo sa - lui lo fara’ per lei e per la famiglia / lo che voi vi chiederete per davvero che fine ha fatto il rampollo di famiglia , quel pier piero / lui per un mese ha passato serate spente , finche’ il papi per fortuna gli ha fatto riavere la patente!